Tomshw - 12/07/2017

"Nvidia, multicore e Italia: dal gaming alla guida autonoma"

Chi mai avrebbe potuto immaginare che una tecnologica Nvidia nata per il gaming diventasse il punto di riferimento mondiale per la guida autonoma delle auto?

Sicuramente il progetto HERCULES (High-Performance Real-Time Architectures for Low-Power Embedded Systems). Ma anche Tesla, che monta le piattaforme Nvidia Drive PX 2, Volvo, Honda, BMW, Mercedes, Audi e Toyota.

Nell'epoca i cui i computer multi-core e multi-processore sono dati per scontati in realtà emerge che nell'automotive e nell'aerospaziale la transizione non è realmente ancora avvenuta. Ecco il senso del progetto europeo HERCULES (High-Performance Real-Time Architectures for Low-Power Embedded Systems), che vede coinvolte l'Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), l'ETH di Zurigo, Czech Technical University di Praga, Pitom, Airbus Innovation Group, Magneti Marelli ed EVIDENCE.

Il problema di scenario iniziale è che oggi le piattaforme multi-core che gestiscono le attività sensibili su veicoli o aerei vengono sfruttati come se fossero sistemi mono-core. In pratica tutto il potenziale di processing ed eventuale risparmio energetico non esiste, perché ad esempio 3 core su 4 sono sostanzialmente inutilizzati.

E il motivo si deve a una serie di ostacoli: la mancata possibilità, ad oggi, di avere software certificato con più di un core, e una - conseguente e comprensibile - certa ritrosia "storica" delle imprese a investire prima degli altri in un settore che può dare un ritorno di investimento solo a medio o lungo termine.

[...] Pitom e Airbus partecipano al progetto Hercules perché le potenzialità in campo avionico di HERCULES sono enormi. La prima è una piccola azienda della provincia di Pisa che progetta e sviluppa sistemi droni a guida autonoma (cielo, mare e terra) per grandi e piccoli committenti. Airbus, come tutti ben sanno, è l'azienda europea leader nella progettazione e costruzione di aeromobili.

Pitom è concentrata sugli elementi di Hercules che elaboreranno i dati forniti dai sensori dei droni per guida, navigazione e controllo, in modo che la piattaforma hardware possa gestire di conseguenza auto-pilotaggio, individuazione ostacoli e aggiramento degli ostacoli. L'attuale drone sperimentale si affida a un motore Tmotor 4012-9 con doppio pacchetto batteria da 6200 mAh e chipset Nvidia Jetson TX2.

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Ultima modifica il Giovedì, 02 Novembre 2017 17:15

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Corriere - 08/11/2016

"Verso l'auto a guida assistita: il progetto Hercules"

Auto che si guidano da sole: fino a pochi anni fa sembravano solo fantascienza, oggi sono a portata di mano. Ma le sfide da superare sono ancora tante. Ed è proprio nello spazio lasciato da queste sfide - quelle che neanche giganti come Tesla e Google hanno ancora risolto del tutto - che si inserisce il progetto Hercules (High-Performance Real-time Architectures for Low-Power Embedded Systems), che punta a realizzare architetture ad alte prestazioni capaci di elaborare grandi quantità di dati in tempo reale e destinate a sistemi embedded a basso consumo, come le auto a guida autonoma. Tra i suoi finanziatori c'è anche la Commissione Europea. Il coordinatore di Hercules è Marko Bertogna, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Tra i partner, oltre all'Unimore, anche altre università europee e aziende come Airbus, Evidence, pi.tom e Magneti Marelli. Sul palco di Italia Digitale Bertogna ha spiegato che le auto a guida autonoma devono superare tanti scogli. Uno dei più grandi riguarda la necessità di gestire grandi quantità di dati in tempo reale senza sacrificare la qualità.[...]

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Ultima modifica il Mercoledì, 05 Aprile 2017 16:17

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Valore Export - Lug-2016

"La rivoluzione della robotica mobile"

È possibile portare in ambito civile l’avanzata tecnologia militare nel settore dei veicoli senza pilota? Secondo il gruppo di ex-ricercatori che oggi formano la pisana Pitom, non solo è possibile ma è già realtà. E gradualmente cambierà profondamente il quotidiano cui siamo abituati. [...] Mati spiega quali saranno le innovazioni tecnologiche che si affermeranno nel prossimo futuro nel settore. «Prima di tutto, le piattaforme elettroniche continueranno a incrementare notevolmente le loro capacità di calcolo, permettendo di adottare algoritmi sempre più complessi in grado di manipolare grandi quantità di dati. Tra pochi anni ciò permetterà di disporre di sistemi di visione artificiale molto più performanti rispetto a quelli attuali, con caratteristiche di real time e safety portate a livelli estremi.[...]

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Ultima modifica il Mercoledì, 05 Aprile 2017 13:23

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Corriere - 27/06/2016

"Le auto come robot: il presente e il futuro"

Una data realistica anche secondo Marko Bertogna, professore dell’Università di Modena che sta lavorando al progetto europeo Hercules (da 3,3 milioni di euro) per la creazione di un sistema analogo a quello americano per immettere «autonomia » nelle vetture già in commercio. Il futuro delle automobili intelligenti parla emiliano, e non solo con accento californiano. Il consorzio che lavora su Hercules - composto da Magneti Marelli, due startup nate dagli atenei di Pisa, Airbus, ETH Zurigo e CTU Praga - nasce dal lavoro di Alberto Broggi, professore dell’Università di Parma riconosciuto come uno dei pionieri delle driverless car con il VisLab recentemente acquistato per 35 milioni di dollari dalla Ambarella, altra realtà della Valley californiana. Il drive box «modenese» permetterà alle auto di serie di condursi da sole in autostrada e di parcheggiare. Le prime sperimentazioni saranno con Alfa Romeo sulla Giulia.

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Ultima modifica il Mercoledì, 05 Aprile 2017 13:37

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